aglio
Aglio
Con la parola aglio pensiamo subito al bulbo composto da spicchi solitamente di colore bianco, che usiamo in cucina e che possiede un odore e un sapore forte e pungente.
L’aglio ama un terreno leggero e come tutte le bulbose teme i ristagni d’acqua. Non necessita particolari cure, si adatta a quasi tutti i terreni, anche a quelli poveri e sabbiosi, e a quasi tutte le condizioni climatiche resistendo anche al freddo intenso (sopporta temperature fino a -15°C). Il ph più adatto è leggermente acido, compreso tra 6 e 7.
L’aglio coltivato in pieno campo non necessita molta irrigazione, generalmente bastano le piogge. Nei mesi tra la primavera e l’estate, se non piove molto, può essere utile irrigare per avere bulbi di buone dimensioni. A bulbo sviluppato non si deve più bagnare per non favorire muffe e malattie che provocano marciume del bulbo. Tassativamente da evitare ogni irrigazione nell’ultimo mese prima della raccolta.
Meglio non esagerare coi concimi organici per non favorire i marciumi dell’apparato radicale. In generale l’aglio non necessita molto concime ma ama la presenza di zolfo nel suolo.
Le distanze da mantenere tra i bulbilli devono essere di 20 cm tra le file e di 10 cm lungo la fila. Possiamo inserire 20 o 30 spicchi in ogni metro quadro.
Insetti nocivi dell’aglio
- Muffa bianca. Altra malattia crittogama che si caratterizza per una leggera patina di muffa sulle foglie, a cui segue ingiallimento.
- Mosca dell’aglio. Le larve di questo insetto vengono depositate dai bulbi che ne mangiano la tunica e favoriscono l’insorgere di batteriosi, virosi e altre malattie. Questo insetto si riproduce a tre/quattro generazioni l’anno, la prima è la più nociva alla pianta.
- Nematodi.
Malattie
- Peronospora. Fastidiosa malattia che si manifesta con un colore grigiastro e macchie sulle foglie, si previene col rame per evitare che si diffonda arrivando al bulbo.
- Fusariosi. Il fusarium è una delle malattie crittogame più diffuse sugli ortaggi.
- Ruggine. Si manifesta con macchie giallastre sulle foglie, è una malattia funginea che in orticoltura biologica si contrasta usando il rame.
- Marciume dei bulbi, dovuto a funghi. Si verifica se la tunica è danneggiata o l’essiccazione non è avvenuta correttamente.
- Muffa bianca. Altra malattia crittogama che si caratterizza per una leggera patina di muffa sulle foglie, a cui segue ingiallimento.
- Mosca dell’aglio. Le larve di questo insetto vengono depositate dai bulbi che ne mangiano la tunica e favoriscono l’insorgere di batteriosi, virosi e altre malattie. Questo insetto si riproduce a tre/quattro generazioni l’anno, la prima è la più nociva alla pianta.
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