Rosmarino officinale
Rosmarino officinale
Esaurito
Il Rosmarino officinale (Salvia rosmarinus) è una pianta aromatica perenne appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, come la salvia e il basilico.
È spontaneo dell’area mediterranea dove cresce nelle zone litoranee lungo tutte le coste della penisola italiana, su tutte le isole e anche sulle rive occidentali del Garda.
Si tratta di una pianta molto resistente e di conseguenza semplicissima da coltivare.
Il Rosmarino officinale è una pianta arbustiva sempreverde che raggiunge altezze che vanno dai 50 ai 300 cm. Ha radici profonde, fibrose, resistenti e ancoranti. I fusti sono legnosi di colore marrone chiaro, prostrati ascendenti o eretti, molto ramificati. I giovani rami sono pelosi di colore grigio-verde, a sezione quadrangolare.
Le foglie, persistenti e coriacee, sono lunghe 2–3 cm e larghe 1–3 mm. Sono sessili, opposte, lineari-lanceolate, addensate numerosissime sui rametti. Sono di colore verde cupo lucente sulla pagina superiore e biancastre su quella inferiore per la presenza di peluria bianca. Hanno i margini leggermente revoluti e sono ricche di ghiandole oleifere.
I fiori sono ermafroditi, sessili e piccoli. Riuniti in brevi grappoli all’ascella di foglie fiorifere sovrapposte, formano lunghi spicastri allungati, bratteati e fogliosi. La fioritura avviene da marzo ad ottobre, nelle posizioni più riparate, ad intermittenza tutto l’anno. La corolla è di colore lilla-indaco, azzurro-violacea o, più raramente, bianca o azzurro pallido.
Il rosmarino officinale è una pianta mediterranea, ama il caldo e una buona esposizione solare. Tuttavia si adatta bene anche a esser tenuto in mezzombra e resiste al freddo, si può coltivare anche in montagna. Può essere danneggiato da gelate di lunga durata.
Il Rosmarino è molto adattabile, ma preferisce la terra arida e sciolta e non teme particolarmente la siccità. Bene quindi a un fondo sabbioso che sia drenante. Non serve grande ricchezza di materia organica, è invece importante che il terreno dove viene coltivata questa erba aromatica non sia troppo umido. Se si vuole coltivare il rosmarino in un terreno molto compatto e argilloso meglio mischiare un po’ di sabbia prima di piantarlo, in modo da rendere più leggero e drenante il suolo.
La semina del rosmarino è possibile, ma poco utilizzata, visto che quest’aromatica si sviluppa facilmente radicando la talea o per partizione dei cespi.
Moltiplicare le piante di rosmarino è molto semplice. Basta prendere un rametto di circa 10/15 cm di lunghezza da una pianta esistente, togliere le foglie, lasciandole solo sulla cima e spellare un poco la corteccia alla base del rametto, dove dovrà radicare. Si aspetta di veder comparire le radici lasciando in acqua il rametto (3 -7 giorni) per poi piantarlo in vaso. Una volta ottenuta la piantina di rosmarino è possibile effettuare il trapianto in pieno campo, oppure lo si trasferisce in un vaso di dimensione maggiore se si vuole tenerlo sul balcone.
I rametti per la talea si possono staccare in qualsiasi periodo, ma meglio che il clima sia mite, lo stesso vale per il trapianto, che è consigliabile fare in primavera (nord Italia) o autunno (sud e zone calde).
Il rosmarino officinale è una delle piante più facili da coltivare dell’orto: essendo perenne non necessita di essere seminata ogni anno e di conseguenza occupa un posto fisso. Le cure che richiede sono davvero poche. La pianta è sempre verde, ma smette di crescere col caldo eccessivo (estivazione) se coltivata in zone calde oppure durante l’inverno dove il clima è più rigido.
Il rosmarino ama i climi aridi e spesso si accontenta dell’umidità dell’aria. Richiede un’irrigazione costante durante il suo primo anno di vita, poi si interviene bagnando solo in periodi di calura e aridità e comunque con molta moderazione. In ogni caso non si deve mai bagnare troppo la pianta, per evitare marciumi radicali.
La concimazione non è un’operazione necessaria, può aiutare una o due volte l’anno un apporto di elementi nutritivi, privilegiando le concimazioni a lenta cessione (non concimi liquidi). L’apporto di azoto e potassio è utile a favorire le fioriture.
Il rosmarino officinale non teme molto le avversità. Se si evitano i ristagni che provocano marciumi radicali difficilmente si verificheranno problemi. Tra gli insetti c’è un piccolo coleottero di color verde metallizzato attratto da fiori e foglie di rosmarino, la crisolina del rosmarino (chrysolina americana).
Il rosmarino è una pianta officinale che racchiude nelle sue foglie oli essenziali e ha proprietà utili all’organismo. In particolare questa spezia, come diverse altre aromatiche, si dice abbia ottime proprietà digerenti e in generale un effetto benefico sull’apparato gastrointestinale. Si parla inoltre, tra i vari benefici, di azione tonificante, di proprietà deodorante e di favorire la diuresi.