La menta
Menta
La menta appartiene alla famiglia delle Lamiaceae, molto numerosa con circa 250 generi e quasi 7000 specie. Il principale centro di differenziazione è nel bacino del Mediterraneo e sono piante per lo più xerofile.
Le piante di menta arrivano ad una altezza di 30–120 cm. I portamenti variano da erbacei annuali o perenni, a subarbustivi o arbustivi. La forma biologica prevalente è emicriptofita scaposa, ossia, a ciclo biologico perenne.
Tutte le piante sono fortemente aromatiche, dal tipico sapore pungente e piccante.
La parte aerea del fusto è ascendente con la superficie più o meno pubescente e striata.
Le foglie sono sessili (soprattutto quelle superiori) e sono disposte in verticilli alternati a 2 a 2 in modo opposto. La lamina, semplice, è oblunga con forme da lanceolate a ellittiche. L’apice è acuto e i bordi sono seghettati, dentati o crenati. La superficie è percorsa da semplici nervature poco sporgenti e ricoperta da peli semplici. Il colore in genere è verde brillante.
Le infiorescenze sono posizionate all’apice del fusto o all’ascella delle foglie intermedie. Sono formate da numerosi fiori, che possono essere bianchi o rosa. Possono essere raccolti o in una spiga apicale a forma piramidale appuntita oppure in forme globulari. Il numero dei verticilli floreali varia da 1 – 2 fino a 6. La fioritura avviene in piena estate e prosegue fino all’autunno, e parte dal basso verso l’alto.
La menta è una pianta durevole, persino infestante se trova condizioni adatte. Uno dei vantaggi offerti dalla menta è la sua lunga stagione di utilizzo. Raccogliendo spesso le foglie si ottengono esemplari folti e generosi fino all’autunno. Vive per diversi anni in vaso o in giardino, rinascendo ogni anno in primavera se il posto è giusto. Esistono moltissimi tipi di menta, dalla classica mentuccia alla menta “Hierba Buena” per il celebre drink mojito; c’è persino una menta le cui foglie hanno una fragranza che ricorda quella del cioccolato fondente. Alcuni tipi di menta hanno foglie variegate, altre varietà le hanno rosse o venate di porpora; esistono anche varietà con aroma di fragola e di limone.
In genere la menta ama vivere in un luogo parzialmente ombreggiato. Un posto al sole non è un problema fintanto che la pianta viene annaffiata regolarmente. Non va trascurato il fatto che la menta tende a essere invadente quindi è meglio evitare di piantarla vicino a piante da fiore o da foglia più deboli.
La menta può essere propagata dividendo la zolla radicale o facendo talee dai rametti parzialmente lignificati che si raccolgono a fine estate. Come già segnalato, la pianta si riproduce da sola in modo rapido, ed è quindi facile trovare altre piantine, vicino alla pianta-madre, da estrarre e collocare in vaso o in altre zone del giardino e dell’orto.
Il trapianto delle piantine che si trovano nei garden center si fa in primavera. Le sue radici sono sottili, occorre quindi aver la pazienza di trattare con delicatezza la zolla radicale, che andrebbe tolta dal vasetto vivaistico quando è nella sua condizione ottimale: non troppo secca ma non fradicia d’acqua.
La menta non ama il terreno secco e si deve quindi annaffiare regolarmente, soprattutto se è in vasi o cassette. Occorre evitare i ristagni d’acqua a livello radicale, che si rivelano dannosi in qualsiasi momento dell’anno, soprattutto se le temperature sono basse.
Le piante in vaso generalmente necessitano di più concime rispetto a quelle in aiuola. Le piante inselvatichite che rinascono da sole ogni anno ai bordi del prato o in qualche angolo del giardino non richiedono concimazione.
Giugno e luglio sono i mesi migliori per la raccolta, i momenti che gli erboristi chiamano “tempo balsamico”. In questo periodo gli oli essenziali sono più concentrati, c’è un alto contenuto dell’aromatico mentolo ed è più basso il livello di mentone, sostanza che conferisce alle foglie un aroma amaro. La raccolta regolare è importante, infatti lasciate troppo a lungo sulla pianta, le foglie diventano più dure, perdono l’aroma migliore e ostacolano lo sviluppo delle foglioline nuove. La menta si conserva bene anche essiccata: le foglie mantengono a lungo l’aroma. Si essiccano in un luogo ombreggiato, asciutto e ventilato. Dopo una settimana, si possono mettere in un barattolo di vetro e conservate in luogo fresco e buio.
Il nome “Menta” per una pianta è stato usato per la prima volta da Gaio Plinio Secondo, scrittore, ammiraglio e naturalista romano. Secondo una delle tante legende, deriva dal nome greco “Μίνθη” (Minthe o Myntha) di una ninfa dei fiumi sfortunata, che è stata trasformata in un’erba da Persefone perché amante di Ade.
Le principali proprietà benefiche della Menta sono:
- Scioglie gli spasmi dell’apparato digerente
- Favorisce la digestione
- Contrasta la formazione di gonfiore e fermentazioni (azione carminativa)
- Favorisce la produzione e il deflusso della bile (azione coleretica e colagoga)
- Antisettica, antinfiammatoria
- Favorisce la fluidificazione e l’eliminazione del catarro in eccesso (azione espettorante e mucolitica)
- Tonico-stimolante