melanzana lunga nera “Mirabella”
Melanzana lunga nera
Esaurito
La melanzana lunga nera Mirabella è un ortaggio rustico e semplice da coltivare, resistente alla siccità e amante dei climi miti. Questa pianta ha un fusto robusto ed è poco soggetto alle malattie.
Le melanzane sono una coltura davvero resistente alle malattie, il loro maggior punto debole è legato al clima, visto che il freddo può fermare la crescita della pianta rendendola nana, mentre un eccessivo caldo blocca il raccolto: se le condizioni sono sfavorevoli è possibile infatti che si verifichi una cascola dei fiori, ovvero la caduta anormale e prematura dei fiori con conseguente perdita dei frutti.
Le melanzane richiedono un terreno ricco di materia organica e sostanze nutritive, come altre solanacee quali pomodoro e peperone sono ortaggi abbastanza esigenti. Anche il fatto che l’acqua non ristagni è importante, in particolare per una coltivazione con metodi biologici: una buona lavorazione del terreno consente di prevenire la gran parte delle patologie. Per questi motivi bisogna curare la preparazione del suolo, con una vangatura profonda, in modo da renderlo sciolto e drenante.
Per una buona riuscita di questa coltura nell’orto è importante che il terreno sia fertile e ben concimato. Prima del trapianto o della semina si possono interrare dai 3 agli 8 kg di letame maturo per ogni metro quadro coltivato. Se si usano pollina o stallatico in pellett, quindi un prodotto essiccato, si può considerare un decimo di questi valori, per cui parliamo di 3/8 etti. La giusta dose di concime dipende dalle caratteristiche del suolo e da quanto l’orto sia stato sfruttato in precedenza. Nel concimare attenzione però che non deve esserci un eccesso di azoto, per evitare la cascola di fiori, per questo anche se il nutrimento non deve mancare occorre fare attenzione a non esagerare con il concime.
La melanzana lunga nera Mirabella è pianta abbastanza delicata dal punto di vista del clima: richiede un’esposizione solare ottima e soprattutto bisogna prestare attenzione alle temperature. Sotto ai 9 gradi la piantina subisce stress climatico causato dal freddo e rischia di restare nana, per cui attenzione in particolare di notte. Una temperatura superiore ai 15 gradi sarà poi necessaria all’allegazione dei fiori (mutazione dei fiori in frutto), mentre temperature superiori a 32 – 33° C causano la cascola dei fiori.
Questo ortaggio in genere si semina a marzo in semenzaio protetto, mentre il trapianto a dimora nell’orto viene fatto generalmente a fine aprile o maggio.
In pieno campo la melanzana si mette ad almeno 80 cm tra le file e 60 cm lungo la fila, le piante si sviluppano abbastanza e hanno bisogno di spazio e luce, per cui non conviene metterle troppo serrate.
Le operazioni di coltivazione della melanzana lunga nera Mirabella, sono un normale controllo delle erbe infestanti, su cui la pianta comunque domina senza troppi problemi per via delle sue dimensioni. Bisogna sarchiare prevalentemente attorno alle piante giovani.
Può essere utile anche un “rinforzo” di concimazione prima della produzione dei frutti, ma facendo attenzione a non eccedere con l’azoto.
La predisposizione di tutori per sostenere la pianta è molto utile, anche se il fusto di questo ortaggi lignifica bene ed è resistente.
Un’operazione di rincalzatura leggera, riportando un poco di terra ai piedi del fusto può essere utile a rafforzarlo e aiutare quindi i sostegni, impostando la pianta stabile e ben eretta.
Come per i pomodori anche nel caso della melanzana vanno eliminati i germogli ascellari, per ottimizzare la produzione della pianta. Non si tratta di una vera e propria potatura, questa operazione viene chiamata in diversi modi in base alle zone (scacchiatura, sfemminiellatura, …).
La pianta della melanzana è resistente alla siccità perché ha un apparato radicale che si spinge molto in profondità. L’irrigazione deve essere progressiva, ideale utilizzare un impianto d’irrigazione a goccia.
La melanzana nera lunga Mirabella, ama comunque anche quella a pioggia, che tiene lontano il ragnetto rosso, a differenza di peperone e pomodoro in cui irrigare a pioggia favorisce la peronospora.
La melanzana è molto rustica come pianta da orto e sono poche le malattie che possono attaccarla. Peronospora e fusarium causano qualche inconveniente ma questo ortaggio è meno sensibile rispetto ad altre piante simili, come il pomodoro. La peronospora si riconosce per l’ingiallimento delle foglie che poi seccano.
La malattia peggiore per la melanzana è il verticillium daliae che ne ostruisce i vasi (tracheomicosi) e la porta alla morte rapidamente.
Tutte queste malattie sono funginee e in orticoltura biologica si combattono con il rame. I trattamenti di rame benché consentiti dal metodo biologico sono comunque tossici, se possibile è meglio evitarli. Una buona gestione del suolo e la corretta rotazione delle colture, possono essere accorgimenti utili a prevenire ogni problema, indispensabili per una coltivazione bio di questo ortaggio.
Fra i parassiti che possono attaccare la melanzana c’è il Ragnetto rosso, la Dorifora e gli Afidi. Un problema con questo ortaggio è la cascola dei fiori. Non si tratta di una malattia vera e propria ma di una semplice fisiopatia dovuta a clima avverso o a uno squilibrio nutritivo. La cascola dei fiori di melanzana si verifica soprattutto per una temperatura troppo alta, quindi avviene nei mesi estivi molto caldi: spesso la produzione si arresta a luglio e riprende a settembre, visto ce la melanzana richiede temperature tra i 15 ed i 30 gradi, mentre sopra ai 32-33 gradi i fiori cadono prima di fruttificare. Questo problema si può manifestare anche per eccesso di azoto nel terreno oppure per carenza d’acqua.
Le melanzane si raccolgono circa una decina di giorni dopo l’allegazione dei fiori, prima che il frutto diventi duro. Si tratta di un ortaggio che produce a partire dall’estate fino a novembre quando il freddo la mette in difficoltà. La pianta muore alla prima brinata diffondendo un odore simile al tabacco.
La melanzana matura si riconosce per la sua buccia brillante, il frutto poi invecchia e lo si nota dalla perdita di lucentezza, da qui assume un colore giallastro marrone sulla buccia, che diventa dura e legnosa. Importante quindi non aspettare troppo per il raccolto e scegliere il momento giusto.
Insieme a patata, peperone e pomodoro appartiene alla famiglia delle solanacee, ed è conosciuta scientificamente come Solanum melongena. La melanzana lunga nera “Mirabella”è una cultivar di melazana di forma allungata a clava di colore nero lucido. La pianta si presenta molto vigorosa a livello di vegetazione e produzione, con portamento alto, ben sostenuta con grandissima copertura fogliare dei frutti, che garantisce una produzione intensa e costante. Dal trapianto alla raccolta passano in genere 80 giorni.
Il Frutto è allungato, cilindrico, a forma di clava, con la buccia di un intenso colore nero lucido. La lunghezza è di circa 23, mentre il diametro si aggira intorno ai 6cm. Il peso medio di ogni melanzana è di 200/250 gr. La polpa è soda, bianca con poco seme, di ottima consistenza e qualità, molto apprezzata. La melanzana nera lunga Mirabella è di eccellente qualità, buona consistenza, scarsa spugnosità e lenta ossidazione della polpa.
Il calice è elegante e privo di spine, la foglia ovale di media superficie è anch’essa senza spine.
La resa media per pianta è di 4/5kg.
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