Cavolo broccolo pugliese
Cavolo broccolo pugliese
Esaurito
Il cavolo broccolo pugliese, il cui nome scientifico è Brassica oleracea, è chiamato anche cavolo rapa. Appartiene alla grande famiglia di piante conosciute comunemente come cavoli. I cavoli broccoli rientrano nel gruppo di piante di cui non vengono mangiate le foglie bensì le inflorescenze non ancora mature.
Il cavolo broccolo pugliese si coltiva in varie zone d’Italia e del mondo anche se è una pianta originaria dell’area mediterranea. Diffusa già all’epoca romana, è un ortaggio molto conosciuto.
Considerato il progenitore del cavolfiore, il cavolo broccolo o cavolo rapa pugliese, è un ortaggio dalla forma particolare. Presenta una radice fittonante, stelo eretto e foglie lisce. La struttura centrale è costituita da numerose piccole infiorescenze globose a corimbo, ben serrate. Il colore è verde più o meno intenso, talvolta tendente al grigio a seconda delle varietà.
Questo cavolo non è particolarmente esigente in termini di ricchezza del terreno ma teme decisamente il ristagno di acqua. Per questo motivo occorre preparare accuratamente il suolo vangando in profondità. Se si è in una zona piovosa o con terreno poco drenante meglio rialzare le aiuole di coltivazione e pensare a un sistema di scolo dell’acqua tramite canali. Come concime il cavolo broccolo si accontenta di seguire un ortaggio che viene fertilizzato abbondantemente (ad esempio la zucchina), sfruttando la sua fertilità residua.
Quando la piantina di cavolo broccolo pugliese è ben sviluppata, dopo circa un mese o più dalla posa del seme, è il momento di trapiantare. La distanza a cui si mettono le piantine è di almeno mezzo metro l’una dall’altra, per lasciar correttamente sviluppare il cavolo broccolo meglio lasciar anche 60/70 cm.
Periodicamente il terreno tra le piante dei cavoli broccoli deve essere sarchiato, sia per evitare che si crei una crosta superficiale, sia per sconfiggere erbe infestanti. Si può fare anche aiutandosi con zappa e sarchiatore, facendo attenzione a non intaccare le radici con l’attrezzo.
I cavoli broccoli pugliesi hanno bisogno di essere bagnati, soprattutto nei mesi caldi, in modo che il terreno non secchi mai completamente. Piuttosto che bagnare molto e di rado è meglio procedere con frequenti innaffiature a quantità moderata.
Un rincalzo alla base della pianta è utile a renderla più resistente e proteggerne il colletto.
La pacciamatura può essere utile sulla coltura dei cavoli soprattutto nei mesi freddi perché aiuta a tenere caldo il terreno. Nei mesi estivi preserva l’umidità del suolo, inoltre evita all’orticoltore molto lavoro a strappare erbacce.
I cavoli broccoli sono attaccati dalle cavolaie, caratteristici bruchi verdi, e dalle nottue (altre larve della famiglia dei lepidotteri). Queste larve si combattono col bacillus thuringiensis da spargere nelle ore serali, metodo consentito dall’agricoltura biologica. I broccoli temono anche il trialeurodide (detto anche mosca bianca) e possono essere attaccati dagli afidi (varietà afide ceroso), si tratta di insetti che possono esser respinti con metodi naturali usando macerato d’aglio o di ortica.
Le patologie più diffuse nella coltivazione dei cavoli broccoli sono la septoria, l’ernia del cavolo e l’alternaria, che proliferano se il suolo resta troppo umido. Un buon drenaggio e trattamenti con macerato di equiseto possono prevenire queste malattie di origine funginea. In agricoltura biologica sono consentiti trattamenti col rame per combattere queste avversità, per una coltivazione davvero atossica andrebbe evitato questo tipo di trattamento.
Del cavolo broccolo pugliese si raccolgono solo le infiorescenze, da asportare quando sono formate e sode, prima che si schiudano i fiori. Raccogliendo l’infiorescenza si lascia la pianta che può gettarne altre in seguito. Il primo grumolo è il pomo centrale del cavolo broccolo, in seguito sugli ascellari la pianta getta infiorescenze minori, buonissime da mangiare, chiamate broccoletti o cime di rapa. Generalmente i broccoli si raccolgono a partire da ottobre fino a dicembre, nelle regioni meridionali si può anche passare l’inverno.
I broccoli sono rinomati per le loro proprietà benefiche, in particolare la presenza di molti antiossidanti naturali li rendono ottimi per combattere invecchiamento cellulare e utili nella prevenzione dei tumori. Questi cavoli sono anche ricchi di sali minerali, fibre e vitamine del gruppo B.